Riserva Naturale delle Incisioni Rupestri | CETO – CIMBERGO – PASPARDO

Oltre 400 rocce incise

La Riserva Naturale delle Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo è l’area archeologica protetta più grande della Valle Camonica, con oltre 400 rocce incise. Si estende per circa 300 ettari abbracciando i tre paesi di Nadro di Ceto, Cimbergo e Paspardo.

Le rocce incise sono calate in un ambiente naturale di mezza montagna che conserva le tracce dell’intervento dell’uomo nel tempo.
La visita inizia dal Museo didattico della Riserva con sede a Nadro (infopoint, biglietteria, audio guide, bookshoop, wi-fi, servizi) e prosegue in uno dei numerosi percorsi di visita con accesso da Nadro di Ceto (per Foppe), da Cimbergo (per Campanine – Figna) e da Paspardo (per Plas – Capitello, In Vall e Sottolaiolo).
Gli itinerari di visita consentono, in poche ore o più giorni, di ammirare molteplici aspetti della riserva: siti archeologici, aspetti etnografici ed ambientali.

L’area di Foppe di Nadro

L’area di Foppe di Nadro è un susseguirsi di superfici fittamente istoriate organizzate in un piacevole percorso ad anello. Le incisioni ritrovate vanno dal V millennio a.C. fino all’alto medioevo; particolarmente importanti le figurazioni dell’età del Bronzo (II millennio a.C. con una ricca tipologia di armi) e i leggiadri guerrieri riferibili alla fase di influenza etrusca (età del Ferro medio). All’ingresso dell’area istoriata, su un leggero pianoro, è allestita un’area di sosta dedicata all’attività didattica con una simulazione di scavo archeologico, la ricostruzione di una capanna neolitica e di una casa retica dell’età del Ferro.

Sentieristica interna al circuito: circa 2000 metri, percorso semplice ma non infrastrutturato per la visita di disabili motori o con difficoltà motorie
Tempo previsto per la visita: circa 3 ore

La rocca di Cimbergo

La rocca di Cimbergo (XII-XIII sec.) incombe sul sentiero che conduce a Campanine, dove le ricerche archeologiche, da poco concluse, hanno individuato più di 100 rocce istoriate, di cui solo una dozzina organizzata nel percorso di visita turistico. L’area iniziò ad essere istoriata durante l’età tardo-neolitica (fine IV mill. a.C.), fu momentaneamente abbandonata durante i secoli successivi (poche le incisioni del II mill. a.C.) e il suo utilizzo riprese nell’ultimo millennio a.C. Vi è stata inoltre individuata una ricchissima e finora unica concentrazione di istoriazioni eseguite dalla fine dell’epoca romana fino alla piena età moderna.

Sentieristica interna al circuito: circa 2000 metri, percorso impegnativo non infrastrutturato per la visita di disabili motori o con difficoltà motorie
Tempo previsto per la visita: circa 2 ore

L’area archeologica di Paspardo

A causa della sua considerevole estensione, l’area archeologica di Paspardo è suddivisa in sottoaree immerse in un suggestivo ambiente montano, in buona parte integro, ciascuna caratterizzata da stili esecutivi e da soggetti unici non riscontrabili in altre zone della Valle. Segnaliamo le zone aperte al pubblico e dotate di infrastrutture turistiche, tutte comodamente raggiungibili a piedi dal paese: Plas – Capitello, In Vall e Sottolaiolo.

Sentieristica interna al circuito:
circa 1000 metri, percorsi facili
Il percorso di visita di Sottolaiolo è attrezzato per portatori di handicap visivo e motorio
Tempo previsto per la visita: circa 3 ore (Plas – Capitello, In Vall e Sottolaiolo)

 

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