

Prima giornata nazionale
del Patrimonio Alimentare delle Alpi
Ca’ Mon, Monno (BS), venerdì 14 ottobre 2022
PATRIMONIO ALIMENTARE ALPINO. IN RETE PER LA SALVAGUARDIA DELLE CONOSCENZE TRADIZIONALI, LE PRATICHE E I VALORI DELLE COMUNITÀ ALPINE
Un incontro promosso da Regione Lombardia, Direzione Generale Autonomia e Cultura capofila del processo di candidatura multinazionale nel Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO, in dialogo con le istituzioni nazionali, regionali e locali.
Il processo di candidatura è multinazionale e coinvolge le comunità alpine di Italia, Francia, Svizzera e Slovenia.
Il patrimonio alimentare delle Alpi è un immenso insieme di conoscenze, saperi e pratiche viventi trasmessi da persone, associazioni e comunità che con il loro lavoro quotidiano contribuiscono a far vivere la montagna: dalla coltivazione dei cereali all’apicoltura, dalla viticoltura di montagna all’orticoltura, dalla raccolta delle erbe spontanee alla cura dei frutteti e dei castagneti, dalle pratiche di pastorizia transumante all’alpeggio, dalla pesca di fiume e lago alla raccolta di funghi, dall’arte del norcino all’arte del casaro, dalle ricette tradizionali alla ritualità comunitaria.
Ogni anno le comunità delle Alpi rinnovano la loro alleanza con la terra e ogni giorno i loro gesti e le loro cure permettono di custodire una riserva inestimabile di biodiversità. I saperi passano di mano in mano seguendo il corso delle stagioni e delle generazioni. Ciclicamente le comunità si riuniscono per celebrare i frutti di questa alleanza e rinnovarne i significati. Un lavoro continuo che si compie attraverso buone pratiche di salvaguardia, trasmesse dalle comunità che vivono nelle Alpi.
Le comunità nazionali alpine, coinvolte nel processo di candidatura multinazionale del Patrimonio Alimentare Alpino nella lista del “Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale”, si incontrano in una giornata di scambio e di condivisione. Le comunità alpine, custodi di questo patrimonio, presentano le loro pratiche, mettendo in gioco gesti, materie, strumenti di lavoro e oggetti d’uso. Ambasciatrici di questo importante processo esprimono il senso del loro impegno per la trasmissione del patrimonio alimentare alpino e della loro partecipazione a questa giornata.
In questo momento di confronto e dialogo tra i diversi soggetti responsabili della salvaguardia delle pratiche alimentari delle Alpi – gruppi informali, associazioni, cooperative, produttori, comuni, comunità montane, ricercatori e professionisti, istituzioni – ci soffermeremo su alcune esperienze e buone pratiche in atto, sul valore e le sfide del percorso intrapreso.
Rifletteremo insieme sul ruolo di ciascuno: quello fondamentale delle comunità, dei praticanti e detentori del patrimonio, delle istituzioni e delle politiche impegnate a sostenere le comunità nei loro sforzi di salvaguardia.
La prima giornata nazionale del patrimonio alimentare delle Alpi è ospitata a Ca’ Mon, centro per l’arte e artigianato di Monno (BS), luogo di incontro, di scambio, di co-produzione culturale aperto dalla comunità di Monno con il sostegno del Comune, della Comunità Montana di Valle Camonica e del Cardo Cooperativa Sociale Onlus.
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PATRIMONIO ALIMENTARE ALPINO
in rete per la salvaguardia delle conoscenze tradizionali, delle pratiche e dei valori delle comunità alpine
Centro Ca’Mon | Monno (BS)
Venerdì 14 ottobre 2022 | dalle ore 10.30
Si incontreranno a Monno:
la comunità della Seupa à la Vapelenentse – Proloco di Valpelline, Valpelline, Valle d’Aosta
la comunità del Prié – Cave Mont Blanc de Morgex et de La Salle, Morgex et La Salle, Valle d’Aosta
la comunità della Pecora Ciuta e del Maiale nero delle Alpi, dall’Alto Lario all’Alta Valtellina
la comunità dei Cereali antichi, Teglio, Valtellina, Sondrio
la comunità del Mais Dorotèa, Valle del Vanoi e Primiero, Ecomuseo del Vanoi, Trento
la comunità del Casolét della Valle di Sole, Pejo, Trento
la comunità dei Custodi dei castagneti della Valle Mongia, Cuneo
la comunità delle Magistre delle erbe della Valchiusella, Torino
la comunità del Cùz di Corteno Golgi, Valle Camonica, Brescia
la comunità delle Mele antiche, Valle Camonica, Brescia
la comunità del Fatulì, Valle Camonica, Brescia
la comunità delle Patate di Monno, Valle Camonica, Brescia
Regione Lombardia è ente capofila di questa importante candidatura del Patrimonio alimentare delle Alpi, un bene immateriale eccezionale e ineguagliabile. Una candidatura – transregionale e multinazionale – che abbraccia idealmente tutte le comunità volontarie territoriali dell’arco alpino, custodi del passato e protagoniste del futuro. A dimostrazione ulteriore del fatto che la montagna, lungi dal separare gli uomini, al contrario li mette in connessione. Non essendo la montagna un muro, bensì una cerniera che genera l’incontro di comunità unite dalla condivisione di uno straordinario patrimonio di coraggio e di fatica, di bellezza e di dedizione, di saperi e di saper fare in una collaborazione continua e costante con l’ambiente circostante. Una collaborazione che rinnova ogni giorno l’antico patto tra uomo e natura. L’insieme di saperi e di sapori, di tradizioni e di pratiche sempre vive, rappresenta l’anima di questi territori montani e costituisce un giacimento di valori, tradizioni e autenticità, di storie e identità senza pari al mondo. È pertanto corretto e doveroso tutelare e salvaguardare la cultura enogastronomica alpina che rappresenta un tesoro di saperi immateriali esattamente come lo è – per esempio – l’arte liutaria di Cremona, il cui riconoscimento Unesco compie dieci anni proprio nel 2022.