Il territorio e le incisioni

L’arte rupestre è attestata su tutto il territorio della Valle Camonica, la più vasta delle valli bresciane, attraversata dal fiume Oglio.

Ad oggi sono state censite oltre 180 località con incisioni, per un totale di circa 2000 rocce istoriate (arenarie e conglomerati), distribuite in 24 dei 40 comuni della Valle.

Le incisioni sono state realizzate lungo un arco di tempo di oltre 13.000 anni, dalla fine del Paleolitico Superiore alla fine del I millennio a.C., quando si conclude il grande ciclo dell’arte camuna. La pratica di incidere le rocce tuttavia prosegue anche dopo la conquista della Valle da parte dei Romani, giungendo fino all’epoca medievale e moderna.

Le raffigurazioni, incise talora con grande accuratezza, trattano aspetti della spiritualità e momenti della vita quotidiana degli antichi abitanti della Valle: spesso si tratta di veri e propri palinsesti, dove scene di culto e danze si affiancano o si sovrappongono a scene di agricoltura e a scene di caccia, creando talora intrecci di immagini cariche di significato che gli archeologi, a distanza di tanto tempo, riescono a comprendere a volte con difficoltà.

Scorrendo il lungo elenco dei siti culturali della Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, al n. 94 si legge “Rock drawings in Valcamonica”: sono ormai quasi 40 anni, dal 1979 per l’esattezza, che i “pitoti” (cioè pupazzi, come vengono chiamate nel dialetto locale le incisioni rupestri della Valle Camonica) fanno parte delle straordinarie testimonianze della cultura dell’Uomo, da preservare per le future generazioni.