
Quello dei cervidi è uno dei temi principali dell’arte rupestre camuna, sin dalle sue fasi più antiche.
Grandi figure di cervi ed alci a linea di contorno caratterizzano le prime fasi artistiche del patrimonio inciso sulle rocce della Valcamonica. Il tema però sembra del tutto assente durante il Neolitico per poi riapparire nell’Età del Rame, quando stele e massi vengono spesso decorati da figure di cervi e cerve. Con l’Età del Bronzo si esaurisce nuovamente la presenza di questo soggetto per esplodere definitivamente nell’Età del Ferro.
La presenza intermittente, nella lunga cronologia dell’arte rupestre camuna, delle raffigurazioni di cervidi e delle differenti composizioni sceniche all’interno delle quali si inseriscono, invita ad approcciare il tema in maniera multidisciplinare, per provare a comprendere da cosa possa essere derivato l’adozione o meno di questo soggetto nel patrimonio simbolico rupestre.
L’incontro “Cervidi in Valcamonica e nelle Alpi: diversi approcci per una storia millenaria”, realizzato all’interno del progetto Cer.Val. sostenuto dal Gruppo Terre Alte del Club Alpino Italiano, vuole dunque essere un primo momento di confronto tra specialisti di diverse discipline per allargare lo sguardo sul tema dei cervidi nell’arte rupestre camuna, affrontandolo da prospettive differenti.
LINK: https://www.youtube.com/channel/UC06KEaLFcjnqGFzBUdBQN9Q
– Dario SIGARI, direttore progetto Cer.Val, Università degli Studi di Ferrara
– Angelo Eugenio FOSSATI, Università Cattolica del Sacro Cuore – Coop. Archeologica “Le Orme dell’Uomo”
– Andrea ARCÀ, Università degli Studi di Pisa – Coop. Archeologica “Le Orme dell’Uomo”
– Nicola NANNINI, Museo delle Scienze di Trento
– Marzia BREDA, Centro di Ateneo per i Musei, Università di Padova
– Luca PELLICIOLI, veterinario
– Anna BONETTINI, Parco dell’Adamello
– Eugenio DEMARTINI, Università degli Studi di Milano
– Roberto VIGANÒ, Alp. Vet.
Per conoscere il progetto Cer.Val.:
http://www.rupestre.net/tracce/?p=14202